Siena e le sue bellezze: il pavimento della Cattedrale

Hai pensato di trascorrere un week end a Siena? Conosci il Duomo? Perché non venire a visitare la città nei periodi in cui anche i pavimenti storici sono scoperti e visibili?

Ti consigliamo di visitare la città nei periodi in cui il pavimento storico della Cattedrale è visibile: un capolavoro cinquecentesco realizzato da grandi maestri d’arte.

 

Cosa vedere a Siena

La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Siena, in Toscana, sede episcopale dell’arcidiocesi metropolitana di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino; l’edificio è situato nell’omonima piazza, nel Terzo di Città.

Costruita in stile romanico-gotico italiano, è una delle più significative chiese realizzate in questo stile in Italia.

 

La facciata, tutta in marmo bianco con qualche decorazione in rosso di Siena e serpentino di Prato, è divisibile in due metà, inferiore e superiore, riferibili a due distinte fasi costruttive. La ricchezza della decorazione, prevalentemente scultorea, nasconde irregolarità e asimmetrie derivate dalla lunga fase costruttiva a cui misero mano molteplici progettisti.

 

Il pavimento della Cattedrale

Attrazione splendida del Duomo di Siena, sono i suoi pavimenti che sono ancora a commessi marmorei, opera unica nell’arte italiana per ricchezza di inventiva, vastità e importanza dei nomi che vi hanno collaborato. Diviso in 56 riquadri mostra rappresentazioni sottese a un disegno tematico omogeneo, quello della Rivelazione tramite la Scrittura, solo in piccola parte alterato per via della lunga vicenda esecutiva o per esigenze di celebrazione della storia cittadina. I riquadri più antichi sono della seconda metà del Trecento, fino agli ultimi ottocenteschi, dovuti a più di quaranta artisti quasi tutti senesi. Vi spiccano i nomi di Francesco di Giorgio, Pinturicchio, il Sassetta, Neroccio di Bartolomeo de’ Landi, Antonio Federighi, Urbano da Cortona e, soprattutto, Domenico Beccafumi, che creò ben 35 scene innovando profondamente il genere. Praticamente tutte le scene vennero restaurate nei secoli, per ovviare l’usura, alcune proprio rifatte ex-novo, rispettando però l’aspetto antico.

Il pavimento viene totalmente scoperto tra la fine di agosto e la fine di ottobre, mentre nella parte restante dell’anno sono visibili solo alcuni riquadri.

 

Il Pavimento scoperto nel 2019

Il Pavimento della Cattedrale di Siena anche quest’anno è stato scoperto: l’appuntamento è stato dal 18 agosto al 27 ottobre 2019, periodo durante il quale il capolavoro, interamente realizzato a commesso marmoreo e frutto di cinquecento anni di espressione artistica, è stato esposto al pubblico. L’evento è stato intitolato “Come in cielo, così in terra”. Dalla porta alla città del cielo al pavimento e si completa con le altre iniziative dell’Opera della Metropolitana di Siena, prima tra tutte le salite mattutine al facciatone del Duomo Nuovo, che sono durate fino all’8 settembre 2019.

Il pavimento, le cui scene sono state realizzate da molti dei più grandi artisti del Quattro e Cinquecento e non solo (dal Pinturicchio a Matteo di Giovanni, da Domenico Beccafumi a Neroccio di Bartolomeo), fu definito da Vasari il “più bello […] grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto”.

Per restare aggiornati su quando il pavimento sarà visibile nel 2020 potete consultare il sito ufficiale del Duomo di Siena: https://operaduomo.siena.it/it/luoghi/pavimento/

 

La tradizione dopo il palio dell’Assunta

Come tradizione, passato il palio dell’Assunta il meraviglioso “tappeto marmoreo” viene mostrato di nuovo agli occhi dei turisti e dei senesi ogni anno. Un’apertura limitata perché quest’opera, frutto di 500 anni di lavoro, è tanto meravigliosa quanto fragile, motivo per cui viene scoperta solo in determinati periodi dell’anno. Un capolavoro unico realizzato con la tecnica del commesso marmoreo.

 

Per l’Opa Si Pass (il biglietto cumulativo che permette di visitare cattedrale, pavimento e Libreria Piccolomini, Museo dell’Opera e panorama dal Facciatone, Cripta sotto il Duomo e Battistero) si spendevano 15 euro tra il 18 agosto e il 27 ottobre, ma se a questi monumenti si aggiungeva anche la Porta del cielo il prezzo saliva a 20 euro.

Sul sito dell’Opera del Duomo di Siena è presente anche un “mappa” del pavimento con la spiegazione delle principali scene raffigurate.

Dove alloggiare a Siena?

Ti aspettiamo all’Hotel Il Giardino è situato a Siena appena sotto le mura storiche del centro medievale, sorge sull’Antico Podere Angiolino che oltre 30 anni fa fu trasformato in un bellissimo albergo. Inizialmente dotato di 8 camere, l’Hotel Il giardino fu successivamente ampliato e arricchito di 12 nuove camere e di un gradissimo salone panoramico che offre una stupenda vista sulla città di Siena e sulla Torre del Mangia.

È proprio per questo che il nostro albergo gode di una posizione strategica che consente ai nostri ospiti di raggiungere facilmente il cuore della città, a soli 200m dal centro storico, 900m dal Piazza del Campo.

 

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I musei delle contrade di Siena

State pensando di fare una vacanza a Siena ed esplorare il territorio intorno? Conoscete le contrade di Siena? Sapevate che ogni contrada senese ha il suo museo?

 

Partiamo dal principio: Siena è divisa in 17 contrade, ognuna delle quali ha un preciso territorio all’interno della città.Queste si sfidano due volte all’anno in occasione del famoso Palio, che si corre il 2 luglio e il 16 agosto in Piazza del Campo.

Per conoscere la storia delle contrade si possono visitare i loro musei, dove poter scoprire le vicende più importanti, le caratteristiche, le leggende e i Drappelloni vinti da ogni contrada.

Gli appassionati di storia si potranno divertire a scovare tutti i musei delle contrade, come se stessero partecipando ad una caccia al tesoro. In molti di questi musei sono in mostra oggetti all’apparenza simili, ma in realtà ognuno di questi custodisce tanti tesori unici e curiosità legate alla storia della contrada di riferimento.

Cosa si trova nei musei di contrada?

Nei musei di contrada, è tipico trovare una Sala delle Vittorie, dove sono esposti i diversi drappelloni assegnati alle contrade nel tempo ogni volta che sono state vincitrici del Palio. Il Drappellone o Palio, che i senesi chiamano il “cencio”, è il trofeo che viene consegnato alla contrada che ha vinto ed è un dipinto originale realizzato sempre da artisti diversi su uno stendardo di seta, che poi dopo il Palio viene fatto sfilare per le strade della città. Nella Sala delle Vittorie si possono ammirare anche i masgalani, premi che vengono assegnati alla contrada che è risultata la migliore nei cortei storici che precedono il Palio, per eleganza e coordinazione.

Un’altra sezione che si trova spesso in questi musei è quella dedicata alla storia religiosa della contrada, nella quale sono esposte opere d’arte sacra provenienti dall’oratorio della contrada stessa o da altre chiese della città, ma anche oggetti sacri, paramenti e arredi.
Infine ogni museo ha una sezione storica, dove sono conservati i costumi, gli aneddoti e le particolarità della vita di ogni contrada.

Le contrade e i loro segreti

In ogni museo è possibile scoprire alcuni segreti delle contrade. Per esempio la contrada dell’Aquila conserva il drappellone più antico, mentre la contrada della Giraffa custodisce una testimonianza della storia del Palio, ovvero il drappellone “rubato” e il suo schizzo preparatorio.

Il Museo della contrada di Valdimontone, è stato progettato dall’architetto Giovanni Michelucci, mentre la contrada della Lupa espone nel suo museo una fotografia autografata da Giuseppe Garibaldi. Il Museo dell’Onda invece espone alcune opere di Giovanni Duprè, il famoso scultore nato in questa contrada, mentre il museo della contrada Pantera dedica un’intera sala all’illustre cantante d’opera Ettore Bastianini.

 

Cosa vedere?

Questi musei sono una delle peculiarità della Città del Palio e testimoniano la grande attenzione dei contradaioli nei confronti della memoria storica, poiché ogni museo custodisce l’eredità di quella Contrada, i costumi tradizionali, i drappelloni vinti, i cimeli.

Per visitare uno qualsiasi dei 17 Musei delle Contrade è necessario però un preavviso di 7 giorni minimo, perciò prima della partenza pensate a quali vorreste vedere tenendo conto del tempo a disposizione, dovrete contattare i musei almeno sette giorni prima per essere certi di poter esplorare da vicino il mondo, la storia, i segreti delle Contrade.

Cogliete l’occasione per farvi raccontare le origini di una Contrada, le rivalità e i rituali osservati da chi partecipa alla vita della propria Contrada. Ogni sede include sia l’oratorio che il museo, inoltre alcune contrade hanno cambiato luoghi nel corso della propria storia, è interessante scoprirne i motivi.

Sottolineamo che le Contrade partecipanti al Palio della Madonna Assunta sono 10, ovvero: Onda, Nicchio, Tartuca, Torre, Oca, Lupa, Istrice, Valdimontone, Chiocciola e Selva. Potreste chiedere perché le altre non partecipano…
Quale occasione migliore per apprezzare Siena di un tour guidato?

 

Ma dove alloggiare a Siena per scoprirne i segreti?

Durante il vostro viaggio alla scoperta delle contrade senesi, vi aspettiamo all’Hotel Il Giardino per rilassarvi in un oasi di pace a pochi passi dal centro storico di Siena. Da noi potrete godere di ogni comfort, dalla vista panoramica alla Spa.

 

Chi siamo?

L’Hotel Il Giardino, situato a Siena appena sotto le mura storiche del centro medievale, sorge sull’Antico Podere Angiolino che oltre 30 anni fa fu trasformato in un bellissimo albergo. Inizialmente dotato di 8 camere, l’Hotel Il giardino fu successivamente ampliato e arricchito di 12 nuove camere e di un gradissimo salone panoramico che offre una stupenda vista sulla città di Siena e sulla Torre del Mangia.

È proprio per questo che il nostro albergo gode di una posizione strategica che consente ai nostri ospiti di raggiungere facilmente il cuore della città, a soli 200m dal centro storico, 900m dal Piazza del Campo.

Il nostro team vi accompagnerà in questo soggiorno con professionalità e disponibilità in modo da accontentare ogni vostra esigenza.

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